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Neo-imprenditori: i primi risultati di un Piano Sociale innovativo

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Il 31 marzo 2011 è stato firmato un accordo tra Azienda, Sindacato e Governo con l’obiettivo di assicurare agli stabilimenti di Porcia e Susegana una solida missione produttiva e un futuro competitivo a fronte degli importanti cambiamenti nel mercato degli elettrodomestici. Le azioni per assicurare il futuro della produzione, salvaguardando gli stabilimenti, richiedono un riallineamento complessivo della capacità produttiva e dei livelli occupazionali, con dolorose ma purtroppo necessarie riduzioni.

L’azienda in quell’occasione ha presentato un progetto innovativo, un Piano Sociale che mette a disposizione diverse opportunità per cercare di ridurre il più possibile l’impatto sui lavoratori (www.porciasusegana.com).

Il Piano Sociale prevede – accanto agli strumenti più tradizionali come l’uscita incentivata, la possibilità di scegliere e passare al part-time e l’incentivo per l’assunzione presso un’altra azienda – uno strumento completamente innovativo, l’auto imprenditorialità, di cui si legge molto in questi giorni sui giornali delle zone di Porcia e Susegana.

Sì, perché dalle parole si è passati ai fatti. Sono sette – e non sono poche! – le persone che al momento hanno deciso di affrontare questa crisi come un’opportunità di realizzare un sogno che magari – come più di qualcuno ha sottolineato – sostava nel cassetto da molto tempo.

Simona Bondi, ex dipendente dello stabilimento di Porcia, ha lanciato un’attività sul web. “Il sito si chiama http://www.dimmicosacerchi.it/ – ha spiegato al giornalista del settimanale Il Mondo – ed è uno spazio dove mettiamo a confronto le offerte commerciali, promozioni, agevolazioni e sconti. E’ cominciando quasi per gioco e ora il sito ha 3 milioni di pagine visitate al mese”.

Daniel Lopez, ex dipendente dello stabilimento di Porcia, arrivato dall’Argentina dieci anni fa, ha scelto di approfittare degli incentivi per tornare al commercio. “Vengo da una famiglia di commercianti e io stesso avevo un negozio di elettrodomestici a Mìssion”. Ora si occupa di impiantistica per sistemi fotovoltaici. “Già da qualche tempo avevo cominciato ad affiancare al lavoro in Electrolux un’altra attività, quella di promozione e vendita di impianti fotovoltaici. Aspettavo di fare il passo: ora è venuto il momento”.

Barbara Menegatti, ex dipendente dello stabilimento di Porcia, ha appena inaugurato il suo negozio per animali a Fiume Veneto, Pordenone, e ha spiegato alla giornalista del Messaggero Veneto: “L’idea ce l’avevo da molto tempo ma non avevo i soldi per realizzarla. Quando si è presentata l’opportunità offerta da Electrolux, ho fatto un po’ di conti, un po’ di indagini di mercato e, sostenuta dai miei familiari, ho deciso di seguire il mio sogno: fare un lavoro che mi piace, che mi permette di coniugare la passine per gli animali con la vita familiare”.

Poi ci sono altri che apriranno la loro attività a breve. Come Ivano Lot che ha lavorato per 21 anni nello stabilimento di Susegana ed ora diventerà socio del fratello Valerio nella loro azienda che offre piccoli interventi edili e manutenzione di giardini. “Aspettavo da tempo – ha detto Ivano Lot al giornalista de Il Gazzettino – d’avviare una mia azienda e ho colto l’occasione. Sarà una società con mio fratello che è già impegnato nel settore”.

Teresa Silvestre, ex dipendente dello stabilimento di Porcia, approfittando degli incentivi messi sul piatto da Electrolux per l’auto-imprenditorialità, ha invece deciso di rilevare una pizzeria al taglio a Porcia, nella quale ora sarà lei a dare lavoro ad altre tre persone.

A breve poi saranno operativi anche Maria Caretto ed Egidio Giordano, entrambi dipendenti dello stabilimento di Porcia. Maria Caretto ha scelto di aprire un negozio della catena “Tutto a 1 euro” Egidio Giordano ha deciso di acquistare un furgoncino e dedicarsi alla cucina “on the road”, preparando panini caldi.

Da tutti grande riconosciumento al lavoro di Quanta, l’advisor scelto da Electrolux per gestire il ricollocamento delle persone e alle associazioni di categoria che hanno seguito i neo-imprenditori in tutto il percorso.

“A Susegana il Centro di Orientamento è stato attivato dopo rispetto a Porcia. E’ questo il motivo per cui attualmente i neo-imprenditori sono in maggior parte provenienti dallo stabilimento friulano”, spiega Federico Vendrame di Quanta. “Ad oggi abbiamo inoltre diversi dipendenti, sia di Porcia che di Susegana, che sono orientati a scegliere la strada dell’imprenditoria e che sono impegnati nel percorso formativo previsto dal Piano Sociale che gli permette di conoscere e comprendere al meglio tutte le procedure e gli adempimenti burocratici e fiscali necessari”.

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